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SCOPRENDO L’INSOLITO MONDO DELLE GAZZOSE

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Ah… ma quanto è bello prendersi una fresca bevanda gassosa al limone nelle afose giornate d’estate come quelle che ci siamo lasciati dietro? Adesso più che mai si sente la loro mancanza. E che dire di quelle bibite frizzanti, che al cinema ci accompagnano sempre tra una manciata di popcorn e l’altra? E le immancabili bottiglie di aranciata che ad ogni barbecue e festa finivano subito.

Per i fan della soda e delle gazzose, ce ne sono davvero di moltissimi tipi, sapori e colori, che affollano i nostri supermercati nelle sue marche più famose e riconosciute come la Coca Cola, la Pepsi, la Sprite ed altre e le numerose marche “tarocche” che comunque fanno del loro meglio per imitarle.

SCOPRENDO L’INSOLITO MONDO DELLE GAZZOSE

Non si sa bene se siano le bollicine che ti solleticano il naso quando le bevi o il loro apporto spropositato di zuccheri, ma la verità è che a tutti noi le bevande gassate ci fanno impazzire, (a quasi tutti almeno, c’è sempre chi preferisce l’acqua pura di ruscello piuttosto che intossicarsi con cotali incivili beveraggi, ma di quelle persone vi consiglio di diffidare).

Dedichiamo quindi questo articolo a voi carissimi ed a loro, che ci hanno accompagnato nel passare degli anni di generazione in generazione, lasciandosi dietro una serie di aneddoti e curiosità che ben si addicono al carattere brioso e variegato di queste bibite frizzanti.

GLI EFFETTI DELLA SODA

In parte per cultura generale o per senso comune, sappiamo già che a parte degli aromi e i dolcificanti che possono variare di marca a marca, ciò che più ci attira di queste bevande effervescenti sono la loro alta concentrazione di caffeina, taurina e zuccheri in quantità esagerate, non a caso la maggior parte di queste soft drink sono considerate “bevande energetiche”. Queste sostanze sono infatti in grado di aumentare la velocità di reazione e di attenzione, migliorando considerevolmente le abilità fisiche ma anche mentali, incrementandone anche la durata.

Per questo le bibite analcoliche di questo tipo sono le “migliori amiche” di chi ha bisogno di una maggiore resistenza e forza durante periodi di sforzo psicomotorio, e possono aiutare per ritrovare un po’ di energia.

Ma come per tutto, l’eccessivo uso di queste bibite può portare a problemi molto gravi, di tipo cardiaco ed anche psichico, con sintomi molto diversificati di genere ed intensità che possono variare da un euforia di lieve o elevata intensità essendo costituite da sostanze di tipo stimolante, ma anche ansia, irritabilità, agitazione, mal umore, ed insonnia, ma anche minzione incessante, aritmia al cuore ed irritabilità allo stomaco, tra i tanti.

Ovviamente abbiamo menzionato solo alcuni degli effetti del mix di sostanze contenute nelle gassose e nelle bibite energetiche, ma c’è da considerare l’importante e problematico effetto che è l’obesità che questi liquidi zuccherosi producono nelle persone che ne assumono un quantitativo esagerato, ed in generale uno sproporzionato apporto calorico anche come alimento quotidiano.

La moderazione è l’unica soluzione che ci permette di goderci delle cose senza subirne i disastrosi effetti secondari, quindi fate attenzione.

LE RIVALITÀ SI SENTONO

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C’è chi combatterebbe a pugni nudi solo perché il suo amico si è fatto avanti e si è dichiarato “fan della Pepsi”, tradendo così per sempre il suo più caro gruppo di amici, amanti della Coca Cola. Va bene, non è proprio così.

Ma alcuni sul web e sui social fanno sembrare qualunque scelta o preferenza superficiale un affare di stato, come se preferire la Marvel alla DC o la Xbox alla Playstation ci dividesse tutti in due frazioni indivisibili perennemente in guerra.

Simpatico pensare che questo tipo di ostilità infantile che ritroviamo un po’ in giro (parlo di quelli che realmente se la prendono sul serio per queste cose), sia un po’ spinto dalle stesse compagnie per motivi economici. Ovviamente conviene avere clienti che non solo acquisiscono il prodotto ma lo difendono come se da quello valesse la propria identità contro le altre marche in competizione, imponendone la presenza forzata ed una costante pubblicità passiva a costo zero.

Tra i tanti duelli famosi, abbiamo quello della Sprite, da sempre controparte nemica della Seven Up essendo entrambe del sub-genere della limonata, ma la sfida 7Up Vs Sprite non è altro che il piano di guerra nascosto di una delle diatribe epocali più grandi di tutti i tempi: quella tra la Coca Cola e la Pepsi, rispettivi brand delle compagnie a cui appartengono i due marchi minori delle bibite Sprite e 7Up.

Queste due se ne sono fatte di tutti i colori negli anni, e se ne volete sapere di più di queste Cola Wars, visitate l’articolo sulla Pepsi.

UNA BIBITA PER RISOLLEVARTI L’ANIMO

Appartenente all’albo d’onore delle bibite frizzanti, la 7Up è una bibita alla limonata da sempre in contrasto con la soprannominata Sprite.

Questa bibita non ha molto di sorprendente a parte il suo sapore al limone e le bollicine…

Se non fosse che, nella sua ricetta originale contenesse una droga come componente, assieme agli aromi di limone.

Questa sostanza è il litio, in particolare il citrato di litio, un conosciuto elemento usato come stabilizzatore dell’umore per i casi di disturbo bipolare e di schizofrenia, ma anche come antidepressivo.

Di certo i sali di litio non sono sostanze che vanno dosate alla leggera, perché anche se come droga psicoattiva sono capaci di sollecitare il rilascio d serotonina, gli effetti secondari di queste possono arrivare ad essere molto gravi, da un semplice mal di testa, nausea, diminuzione della memoria e tremore alle mani, ad una vera e propria intossicazione dovuta al litio che porta a problemi importanti ai reni e molto altro.

Ed è sicuramente una coincidenza che un altro degli effetti più comuni quando si assume il litio sia un incremento considerevole della sete…

PERCHÉ CI PIACE TANTO L’ALCOOL CON LA SODA?

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Avete mai pensato perché ci sta così bene la coca cola con il rum? Come era da aspettarsi c’è una spiegazione, oltre al unione dei sapori.

Spesso le bevande energetiche come la Red Bull e la Monster ma praticamente tutte si mischiano agli alcolici nelle feste e nei locali sia per combinazione di aromi ma anche perché il mix delle sostanze stimolanti in esse contenute e l’effetto assopente che produce l’alcool genera un falso stato di sobrietà che è molto popolare e richiesto quanto pericoloso, perché ci fa credere di essere nel pieno controllo di sé e delle proprie azioni. Questo di certo potrebbe aiutarci a farci credere di poterci rendere conto di ciò che sta succedendo e dell’ambiente intorno a noi mentre stiamo ballando e divertendoci, ma non vi fate ingannare dal vostro cervello: la sovreccitazione potrà anche ingannare la vostra mente ma non l’alcool che avete nel corpo, che si comporta ancora nello stato reale, ovvero quello da sbronzi, per molti di quelli che ci fanno giù senza controllo.

LA MOUNTAIN DEW: AL CHIARO DI LUNA

Per chi non la conosce la Mountain Dew è un altra bibita energetica molto conosciuta e commercializzata in America dello stesso stile della Monster.

Le sue origini sono curiosamente molto correlate con la curiosità precedente, perché anche nei primi decenni del 900, la gente stava cercando una soda che potesse andare bene con il loro amatissimo whisky, e non trovandone uno perfetto decisero di crearlo e le diedero il nome di Mountain Dew, altro nome per indicare il moonshine, che in gergo irlandese riporta ai distillati vecchia maniera detti proprio “chiaro di luna” in inglese, probabilmente perché queste attività, non proprio legali, si svolgevano di notte.

Poi il suo utilizzo si è diffuso negli anni, come anche la sua categoria di clienti, non a caso questa bibita come anche la Monster, sopratutto grazie al marketing demografico indirizzato prodotto dalle stesse compagnie, è diventato famoso nella cultura “gamer” ed anche un po’ stereotipato come prodotto di quello stile di vita ed orari sbilanciati.

DR PEPPER: PER TENERTI AL CALDO

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Astenersi da questa curiosità per chi fosse facilmente impressionabile e di stomaco sensibile per le cose troppo zuccherose, perché adesso andiamo a parlare della Dr Pepper, un altra bibita molto famosa in America e conosciuta nel mondo forse più dai film.

Prodotto della Dr Pepper Snapple Group, è venduto e spedito nelle varie regioni del mondo sia dalla Pepsi che dalla Coca Cola Company.

Questa appartiene al genere delle bevande alla cola come la stessa Coca Cola o Pepsi, ed inizialmente, fu creata per essere bevuta a qual si voglia temperatura, questa sia fredda oppure… calda.

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Ebbene sì, l’utilizzo di questa bibita dal colore nero non era solo come soft drink fresco alla cola, ma era pensato per essere bevuto nelle tazze fumanti.

E forse ad alcuni nemmeno sorprende se consideriamo che le bevande alla cola come la Dr Pepper, venivano usate e vengono usate ancora oggi come rimedio per il freddo o come sciroppo per la gola irritata.

Quindi la prossima volta che vi ammalate e vi capita di avere qualche bottiglia che vi avanza, provate a riscaldarne una tazza, magari con del limone come nelle ricette “tradizionali”. Non a caso queste bibite nascono come rimedi medicinali, quindi qualche effetto positivo ce lo devono pur avere, giusto?.

Devo ammettere a mia vergogna, che in tempi di necessità sono arrivato a riscaldare anche io della Coca Cola e metterla in un thermos per portarla a lavoro.

La mia unica giustificazione è il freddo lacerante che mi affliggeva la gola ad ogni sorso della bevanda nelle mattine di inverno, ma so che non è abbastanza per l’eresia che ho commesso nei miei tempi giovani.

Ma quei giorni sono serviti per potervi adesso dire la mia esperienza qui in questo post, e dirvi che se riuscite a passare il sapore eccessivamente dolce dell’irriconoscibile liquido, il cambio di temperatura non è così orribile come si potrebbe immaginare, anche se ho giurato di non provarlo mai più.

Se siete stati colpiti dal desiderio di provarlo, non esitate a farci sapere come vi è sembrato nella sezione commenti e se siete stati capaci di superare l’esperienza del cambio di temperatura della vostra bibita preferita.

TI È SEMBRATO INTERESSANTE QUESTO ARTICOLO? CONDIVIDI CON NOI LA TUA OPINIONE NELLA SEZIONE COMMENTI!

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